Riabilitazione della memoria e delle amnesie

RIABILITAZIONE DELLA MEMORIA

Le sindromi dismnesiche sono costituite da tutte quelle forme di disfunzione del sistema della memoria di lungo termine di assai comune osservazione nella clinica delle funzioni cognitive e psichiche superiori potendo essere seguenti a condizioni molteplici ed eterogenee sia per eziogenesi che per sede lesionale.

Adattamento delle condizioni ambientali

Si tratta di organizzare un sistema informativo ambientale mediante segnali significativi

La terapia ad orientamento reale, quando si riferisce a pazienti gravi, consiste nel fornire incessantemente al paziente informazioni verbali su quanto sta avvenendo, è avvenuto o dovrà avvenire.

 

METODI DI RIABILITAZIONE DELLE AMNESIE BASATI SULL’USO DI AUSILI ESTERNI PASSIVI

Significato della metodologia: utilizza ausili esterni “passivi” nel cui uso il paziente cioè è coinvolto in modo più passivo

Ausili Esterni = si basa su segnali forniti dall’esterno (ossia dall’ambiente) il cui uso va integrato alla vita quotidiana con costante ritmo, distribuzione e ripetitività

Passivi = gli ausili non vengono gestiti dal paziente

Si applicano ai pazienti assai gravi che presentano, oltre al deficit mnesico, un deterioramento diffuso e scarsa o nulla capacità di collaborazione attiva.

Metodiche riabilitative: addestramento del paziente ad un uso corretto ed abituale degli ausili esterni passivi nelle attività quotidiane, creando sia situazioni di vita reale, sia situazioni simulate (giochi di simulazione).

E' possibile eventualmente usare tecniche di condizionamento, che prevedono rinforzi positivi (il paziente scopre il vantaggio di usare l'ausilio esterno suggerito) o rinforzi negativi (il paziente sperimenta la frustrazione e l'insuccesso cui si va incontro non usando l'ausilio esterno suggerito).

Difficoltà per il riabilitatore: nel paziente con grave amnesia è possibile incontrare difficoltà nell'addestramento ad un uso abituale degli ausili esterni passivi. E' spesso necessario sollecitare il paziente ripetutamente all'uso degli ausili esterni passivi, in vario modo.

Obiettivo che può essere raggiunto con l'uso degli ausili esterni passivi: migliorare l'orientamento spaziale e temporale, facilitare il ricordo di appuntamenti ed il ricordo di varie informazioni utili per il paziente.

Pazienti in cui è opportuno utilizzare gli ausili esterni passivi: pazienti con grave amnesia, o con amnesia associata a deterioramento intellettivo.

 

METODI DI RIABILITAZIONE DELLE AMNESIE BASATI SULL’USO DI AUSILI ESTERNI ATTIVI

Significato della metodologia: si basa sull’uso di ausili esterni "attivi" nel cui uso il paziente è cioè coinvolto in modo più attivo.

Ausili Esterni = si basa su segnali forniti dall’esterno (ossia dall’ambiente) il cui uso va integrato alla vita quotidiana con costante ritmo, distribuzione e ripetitività

Attivi = gli ausili vengono gestiti in maniera diretta ed attiva dal paziente

Metodiche riabilitative: addestramento (o riaddestramento) del paziente ad un uso corretto e abituale degli ausili esterni attivi nelle attività quotidiane, in modo tale che il paziente possa apprezzare i vantaggi che offrono tali ausili. Eventualmente, è possibile far ricorso anche a tecniche di condizionamento (giochi di simulazione, situazioni di vita reale).

Difficoltà per il riabilitatore: il paziente può rifiutarsi di usare gli ausili esterni attivi (in quanto l'uso di tali ausili può costituire una troppo evidente dimostrazione delle sue difficoltà), o può usare gli ausili esterni attivi in modo improprio (ad esempio, nel caso delle agende, le modalità con cui il paziente prendeva nota delle informazioni prima della malattia possono, dopo la comparsa di disturbi di memoria, non risultare più adeguate).

Obiettivo che può essere raggiunto con l'uso degli ausili esterni attivi: migliorare l'efficienza del paziente nelle attività quotidiane.

Pazienti in cui utilizzare gli ausili esterni attivi: sia pazienti con amnesia lieve, sia pazienti con amnesia moderata o grave.

 

METODI DI RIABILITAZIONE DELLE AMNESIE BASATI SULL’USO DI MNEMOTECNICHE (AUSILI INTERNI ATTIVI)

Significato della metodologia:

Ausili interni = si basano sull’uso di metodi utilizzati dal soggetto (dopo un apprendimento), cioè sono delle strategie mentali elaborate ed applicate dal paziente stesso per facilitare la memorizzazione

Attivi = gli ausili vengono applicati mentalmente (in maniera diretta ed attiva) dal paziente, sono cioè metodiche di ordine mentale

Metodiche riabilitative: Le mnemotecniche sono degli artifici intesi ad ordinare mentalmente i memoranda in modo tale da facilitare la ritenzione e potenziare le capacità mnesiche. Sono utili soprattutto per ricordare delle liste di parole, tuttavia sono poco efficaci in pazienti amnesici ). Sono metodi per apprendere, ma l’amnesico ha difficoltà ad apprendere gli stessi metodi di apprendimento ed ha inoltre difficoltà nel generalizzare il metodo.

 

METODI COGNITIVI DI RIABILITAZIONE DELLE AMNESIE

I metodi di riabilitazione cognitivi sono metodiche che cercano più direttamente di migliorare le funzioni mnesiche costituiscono il livello metodologico più elevato.

Si definiscono cognitivi in quanto:

- si basano su fattori memorizzanti intrinseci alla strutturazione dell’informazione o alle modalità con cui viene fornita, recepita o elaborata

- presuppongono la relativa integrità di altre funzioni cognitive e la partecipazione attiva da parte del paziente.

Si applicano soprattutto alla non rara evenienza di deficit mnesici selettivi (ad esempio nei deficit prevalentemente verbali).

Pazienti in cui utilizzare le metodiche "cognitive": pazienti con amnesia lieve o moderata, in grado di fornire un’attiva collaborazione.

Nel soggetto normale, la "presentazione ripetuta" dell'informazione da memorizzare (per un certo numero di volte) è il più comune metodo di apprendimento di informazioni e rappresenta un metodo di apprendimento di una certa efficacia.

Per contro, nei pazienti amnesici la semplice "presentazione ripetuta" dell'informazione da memorizzare (per un certo numero di volte) è in genere un metodo d’apprendimento scarsamente efficace. Da questa constatazione, nasce la necessità di ricorrere nel paziente amnesico a metodiche riabilitative più efficaci.

La visual imagery

In presenza di deficit mnesici selettivi si adottano tecniche compensatorie: da una ripetuta verbalizzazione (ROT) alla visual imagery, ossia all’associazione di memoria visiva e verbale (in presenza di disturbi di memoria verbale ma con sufficiente conservazione della memoria per immagini). Un esempio di quest’ultima modalità è l’associazione faccia-nome.

PQRST

La PQRST (acronimo di preview, question, reread, state, test), addestra progressivamente il paziente ad analizzare le informazioni contenute in un brano che ha appena letto, porsi domande sul suo contenuto, ordinare le informazioni un una sequenza logico-temporale o logico-sequenziale, identificando delle parole chiave che lo aiutino a rievocare le informazioni, rileggere il brano e verificare quante informazioni ha ritenuto.

Vanishing cues

Il metodo dei suggerimenti decrescenti (vanishing cues) in cui a dei soggetti, dopo

aver presentato informazioni da apprendere, si riducono progressivamente i suggerimenti: lo sforzo progressivo favorirebbe l’apprendimento e la rievocazione anche a distanza di mesi.

Spaced retrieval

Si chiede al paziente di rievocare delle informazioni dopo un intervallo via via più lungo dalla loro presentazione. Si può adottare anche nel quotidiano (es. si chiede ripetutamente al paziente a distanza di tempo: “dove sono le chiavi?”).