Efficace nel trattamento della depressione

Molti studi hanno dimostrato l’efficacia del Neurofeedback nel trattamento della depressione: questa tecnica, infatti, permette un aumento della flessibilità mentale, laddove invece il disturbo causa la persistenza di un unico stato mentale. Richard Davidson, dell’università del Winsconsin, ha scoperto una asimmetria nell’attività elettrica dei due emisferi cerebrali, in presenza di questa patologia. Egli ha osservato che, insegnando ai pazienti a riportare l’attività elettrica dei due emisferi ad uno stato normale, la depressione migliorava e tale miglioramento era stabile ancora dopo 6 anni.

Il Biofeedback della variabilità cardiaca si usa in quanto si è osservata una stretta correlazione tra bassa variabilità cardiaca ed emozioni negative quali appunto la tristezza. L’incremento della variabilità cardiaca aumenta la capacità del paziente di controllare i suoi stati d’animo e gli permette di sperimentare un senso di efficacia e controllo molto importanti per il ritorno ad uno stato di salute e benessere. Tali terapie si possono anche associare al trattamento farmacologico a base di serotoninergici ed a psicoterapie cognitive o interpersonali qualora ciò fosse necessario.

il Neurofeedback e il Biofeedback della variabilità cardiaca vengono utilizzati per il trattamento delle sindromi depressive in quanto privi di effetti collaterali ed utilizzabili anche in quei pazienti che non desideravano sottoporsi ad una psicoterapia.