Riabilitazione dell'attenzione

Le menomazioni dell’attenzione in seguito a trauma cranico sono molto diverse tra loro, inoltre possono coesistere nello stesso paziente molteplici tipi di menomazione dell’attenzione. Anche la gravità dei disturbi attentivi varia in funzione del tipo, dell’intensità, della localizzazione della lesione.

L’eterogeneità dei disturbi attentivi che consegue una lesione cerebrale necessita perciò di un assessment e di strategie riabilitative individualizzate.

Perlopiù tutte le lesioni cerebrali possono esitare in disturbi dell’attenzione. Disturbi dell’attenzione focalizzata e sostenuta sono spesso il risultato di danni sottocorticali che coinvolgono il tronco dell’encefalo e il sistema di attivazione reticolare ascendente. Il lobo parietale contribuisce sicuramente al sistema attenzionale, e nel caso di un danno al lobo parietale di destra, il fenomeno del neglect può essere considerato esempio sensoriale specifico di una menomazione dell’attenzione

(spaziale).˝ (Haskins e al.; 2012, p.73) “ I disturbi dei processi attentivi di più alto livello, come l´attenzione selettiva, l´attenzione alternata e l´attenzione divisa sono spesso il risultato di danni ai lobi frontali del cervello, o di strutture dalle quali i lobi frontali ricevono l´input (es. i gangli della base). Le menomazioni di questi processi attentivi di piú alto livello spesso coesistono con la menomazione delle funzioni esecutive. Per queste ragioni la riabilitazione dei disturbi dell´attenzione ha alcune caratteristiche comuni con la riabilitazione dei disturbi delle funzioni esecutive. ˝ (Haskins e al.; 2012,p.74)

Time Pressure Management

Il Time Pressure Management è un training strategico di tipo top-down finalizzato ad aiutare i pazienti a far fronte più efficacemente al rallentamento mentale che può produrre sovraccarico cognitivo e menomazioni del funzionamento. Le persone con trauma cranico mostrano spesso una rallentata elaborazione delle informazioni, e sono particolarmente in difficoltà ad elaborare l´informazione sotto pressione o vincolo temporale.˝ (Haskins e al.; 2012, p.79)

Durata del trattamento

Il TPM viene fornito in sessioni di un ora, una volta alla settimana, per un massimo di 8-12 ore.

Operatori coinvolti

Il trattamento è essere effettuato da uno psicologo esperto in riabilitazione neuropsicologica.

Fasi

1. Identificazione del problema

2. Insegnamento delle strategia

• Analisi della pressione temporale

• Prevenzione della pressione temporale

• Manipolazione della pressione temporale

• Monitoraggio dell’esecuzione del compito

3. Generalizzazione